Degenerazione maculare legata all’età

Intervista al Dr. Julio González-López

La degenerazione maculare legata all’età (DMLE) è la principale causa di cecità legale nelle persone di età superiore ai 65 anni nei Paesi sviluppati. Nella fase iniziale della malattia il paziente non nota alcun sintomo visivo, quindi il ruolo dell’optometrista è fondamentale per la diagnosi precoce e l’invio tempestivo all’oftalmologo. L’optometrista deve conoscere i fattori di rischio e le misure di prevenzione della DMLE.

In Spagna si calcola che 750.000 persone (ovvero il 1,5% della popolazione attuale) siano affette da DMLE, una patologia che subirà un aumento esponenziale nei prossimi anni 1. Secondo la Fondazione Retina Plus, circa 3.000.000 persone rischiano di soffrirne (ovvero il 6,5% della popolazione) 2 .

In Italia, invece colpisce circa 1.000.000 di persone con 50.000 nuovi casi ogni anno della forma essudativa.

IAPB Italia onlus

Oggi l’optometrista Diana Bravo García ha intervistato il Dr. Julio González-López, che si è specializzato in retina medica presso il Moorfields Eye Hospital di Londra. Attualmente è oftalmologo nell’unità retina dell’Ospedale universitario Ramón y Cajal di Madrid ed è professore del Corso di Laurea in Ottica e Optometria del Centro Universitario Internacional de Madrid (UNIMAD).

Dr. González ci può spiegare brevemente che cos’è la DMLE?

La degenerazione maculare legata all’età è una malattia della porzione centrale della retina che può colpire le persone anziane, limitandone l’acuità visiva.

Quali sono i sintomi più rappresentativi?

Esistono due forme di DMLE: la forma secca, che progredisce lentamente nel corso degli anni, e la forma essudativa, molto più aggressiva e con un’evoluzione molto più rapida. Nelle prime fasi i sintomi più comuni sono le metamorfopsie nella parte centrale del campo visivo (il paziente vede linee rette ondulate, incurvate o spezzate). Nelle fasi avanzate, possono esserci: un calo significativo dell’acuità visiva, scotomi centrali e difficoltà in compiti che richiedono una buona acuità visiva, come la lettura o il riconoscimento dei volti.

Retina OS con DMLE secca. Osserva le lesioni caratteristiche denominate drusen. Si tratta di accumuli di scorie cellulari che possono riassorbirsi o calcificare.
Retina OS con DMLE essudativa con neovascolarizzazione maculare (MNV), atrofia maculare (MA) ed emorragia.

Quali sono i fattori di rischio correlati alla DMLE?

Il principale fattore di rischio per lo sviluppo di questa patologia è senza dubbio l’età. Inoltre, i parenti di 1° grado di soggetti affetti da DMLE e le donne hanno un maggior rischio di svilupparla. Gli occhi chiari sono più esposti alla patologia in quanto hanno una minore concentrazione di pigmento oculare che protegge dal danno ossidativo indotto dalla luce. Esistono inoltre fattori di rischio modificabili come: il fumo, l’ipertensione, l’obesità, lo stile di vita sedentario e le diete ricche di zuccheri e grassi.

Che consigli possiamo dare come optometristi a un paziente affetto da DMLE?

Bisogna consigliare al paziente di seguire uno stile di vita salutare. Smettere di fumare, seguire una dieta mediterranea e proteggersi dal sole con cappelli o occhiali da sole possono ridurre il rischio di progressione della malattia.
Inoltre, bisogna insegnare ai pazienti ad usare periodicamente la griglia di Amsler in modo da aiutare la diagnosi precoce delle forme essudative. Infatti, l’apparizione di nuove metamorfopsie può essere sintomo di una nuova neovascolarizzazione coroideale e il paziente dovrà accudire al pronto soccorso oftalmico il prima possibile.

Molti dei nostri pazienti con DMLE ci chiedono quali sono i trattamenti più efficaci: quali sono i progressi più significativi e cosa ci si aspetta dalle nuove linee di ricerca?

Attualmente esistono solo trattamenti efficaci per la forma essudativa. Si tratta di farmaci antiangiogenici che bloccano il fattore di crescita dell’ endotelio vascolare (VEGF), consentono di migliorare l’acuità visiva e di arrestare o rallentare il deterioramento della malattia.
Esistono diverse linee di ricerca per fermare la progressione della DMLE, per ripristinare la visione in caso di atrofia geografica e per ridurre la frequenza del ritrattamento nella DMLE essudativa. Fino alla conclusione degli studi clinici, però, non saremo in grado di determinarne pienamente l’efficacia e la sicurezza.

1 https://barcelonamaculafound.org/es/patologias/dmae-degeneracion-macular-asociada-la-edad/

2 http://www.fundacionretinaplus.es/

3 https://www.retinarocks.org/

Ringraziamo per la disponibilità l’optometrista Diana Bravo García e il Dr. Julio González-López.

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